Esci dalla città e immergiti in un boschetto di verde e di freschezza seguendo il piccolo e tumultuoso torrente Le Pontet, che scorre dalle cascate ai canyon, scavando giganteschi gradoni e vasche in cui le ninfe vengono a bagnarsi!
Il sentiero conduce presto al Nant du Pontet e il mormorio delle sue acque fa dimenticare la città vicina.
Si sente l'umidità delle gocce sollevate dalla corrente che rimbalza di roccia in cascata, si ferma in un gigantesco calderone prima di ripartire con foga all'assalto di un canyon.
Per permettere di ammirare tutte queste meraviglie, il sentiero segue il corso d'acqua, percorrendo gradini di legno, una passerella e un ponte di pietra, al riparo del sottobosco. Di tanto in tanto, emerge dal sottobosco per offrire una vista fino al Lac du Bourget.
Più avanti, il sentiero attraversa un paesaggio agricolo di campi e prati, punteggiato dalla fattoria Grobelle. Quando si torna in città, la statua de "l'eau-vive" alla fine del percorso ricorda che un allegro torrente scorre nelle vicinanze, in un luogo insospettabile.
Da vedere
- Le cascate di Jacob.
- Lungo il corso del torrente ci sono le marmitte dei giganti (profonde depressioni che nascono dall'erosione fluviale nella roccia calcarea), piccoli canyon (gole profonde dalle pareti verticali) e scale dei giganti (gradini rocciosi da cui scaturisce la cascata).
- Il municipio Jacob-Bellecombette e la statua "L'eau Vive" dello scultore Livio Benedetti.
Curiosità
Il Nant du Pontet inizia il suo corso a 750 m di quota nei contrafforti della Chartreuse, prima di gettarsi nell'Hyères a 6 km di altezza. Il tumulto del torrente è più spettacolare dopo un periodo di pioggia o dopo che la neve si è sciolta.
"Nant" è un termine regionale che designa un torrente. Lungo il Nant du Pontet, l'acqua ha scavato una serie di bacini e vasche. Nel XVIII° secolo, in una marmitta dei giganti situata 100 m a monte della prima cascata, faceva il bagno la bella Hortense Mancini, duchessa di Mazarin e nipote del Cardinale, accompagnata dalle sue dame di compagnia. Questa vasca è stata chiamata "Bain des Nymphes".
Colpito dalla bellezza del posto, George Sand ambientò una scena del romanzo "Mademoiselle La Quintinie" proprio qui.
Dal 1963 la "pietra blu" utilizzata per fabbricare il cemento naturale viene estratta dalle cave del Pontet a Montagnole e utilizzata alla Cimenterie Chiron della Revériaz a Chambéry. All'inizio veniva trasportata dai buoi e dai cavalli, ma dal 1912 la pietra viene caricata sui vagoni del treno a cremagliera. Nel 1924 una cestovia sostituì il treno prima dell'inaugurazione della metro di Montagnole nel 1963. Questo trenino elettrico viaggiava in un tunnel scavato nella pietra fra Montagnole e Bellecombette. La Cimenterie Chiron riacquistata nel 1980 dal Gruppo Vicat cessò l'attività nel 1995.
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Tutto l'anno.
Con riserva di condizioni atmosferiche favorevoli.
Animali ammessi Si consiglia vivamente di tenere i cani al guinzaglio, soprattutto quando ci si avvicina a fattorie e si attraversano proprietà residenziali.