La chiesa, oggetto nel Medioevo di visite pastorali, fu interamente ricostruita negli anni 1780-1781, a seguito dell'incendio che distrusse il villaggio nel 1778. La pianta di grandi dimensioni fu elaborata da Francesco Luigi Garella nel 1779.
Profanata durante la Rivoluzione, gli altari e le statue della chiesa sono ormai distrutti. Nel 1818 iniziarono i lavori sotto la direzione dell'architetto Bernard Trivelli nello stile neoclassico sardo dell'epoca. Due cappelle laterali vennero create da una parte all'altra della grande navata a volta e il coro fu modificato per collocarvi l'altare principale.