©© B. Becker / Grand Chambéry Alpes Tourisme.

Podcast di Chambéry'Cimes Il cuore della città Chambéry

Una dolce passeggiata nel cuore della città…

Man mano che si cammina, si intravedono i vicoli che costeggiano Place Saint-Léger e Rue de Boigne con i suoi portici in stile torinese. Il viaggio nel tempo fa rivivere i ricordi di un’epoca in cui Chambéry era ancora protetta dai suoi bastioni…

Chambéry’Cimes – Episodio 02

Piazza Saint-Léger

Perché esiste una Place Saint-Léger quando sembra piuttosto una lunga strada?

Uno Chambérien del Medioevo si stupirebbe di non vedere l’Albane scorrere nel cuore della città. A quei tempi, per passare da una riva all’altra si usavano piccoli ponti di pietra. Ognuno di essi aveva un nome proprio: Grand’Rue da un lato, Rue Grenaterie (poi Rue Tupin) dall’altro.

Alla fine del XVIᵉ secolo, il ramo dell’Albanne fu coperto. I nomi scomparvero e lasciarono il posto a una nuova denominazione: Place Saint-Léger. Il nome rendeva omaggio alla chiesa che sorgeva su questo piccolo spazio stradale, nell’attuale sito della fontana di Marmousets, fino alla sua demolizione nel 1760.

È così che l’attuale Place Saint-Léger, lunga e stretta, è stata definita “piazza” anziché “strada”.

Un fatto insolito: la stessa chiesa Saint-Léger fu costruita a cavallo del fiume. Per attraversare il fiume, bisognava entrare in chiesa… a volte anche con le braccia piene di provviste nel bel mezzo di una funzione religiosa!

I vicoli

Lione ha i suoi traboules, Chambéry ha le sue allées. Vera e propria curiosità del centro storico, sono come passaggi segreti che si infilano tra edifici alti e colorati.

Le loro origini risiedono tanto nella storia quanto nella geografia. Gli edifici medievali di Chambéry sono profondi e stretti davanti, conseguenza diretta del “toisé”, una tassa del XIVᵉ secolo calcolata sulla larghezza della facciata principale. Più stretta era la casa, più leggera era la tassa. Da qui il caratteristico tessuto urbano.

Anche l’instabilità di un sottosuolo paludoso avrebbe favorito la loro nascita: questi lunghi corridoi, a volte paralleli, a volte labirintici, spesso coperti, facilitavano la circolazione permettendo agli edifici di sostenersi a vicenda.

Intimamente legati alla storia e all’identità della città, i vicoli sono ancora l’anima della vecchia Chambéry. La maggior parte di essi è visibile da Place Saint-Léger, mentre si passeggia per la città.

Rue de Boigne

Quando qualcuno di Chambéry vi dice di “incontrarvi sotto i portici”, deve trattarsi di rue de Boigne!
Questa importante arteria, aperta all’inizio del XIXᵉ secolo, deve il suo nome e la sua esistenza al Generale-Conte di Boigne, un benefattore della città, che ne finanziò la costruzione. La sua pianta allinea con orgoglio il castello dei duchi di Savoia da un lato e la Fontana dell’Elefante dall’altro, un monumento eretto in suo onore nel 1838.

All’epoca, fu una vera e propria sciabolata nel centro storico: molte case furono demolite per far posto a questa svolta moderna. Ma portò aria, luce e un flusso di traffico più fluido nel cuore di Chambéry.

Un’altra conseguenza fu la scomparsa delle “cabornes” da Place Saint-Léger. Questi piccoli negozi in legno, con i loro tetti sporgenti, davano l’impressione di una strada coperta. Con la creazione della rue de Boigne e dei suoi eleganti portici ispirati a Torino, questi negozi popolari furono lasciati cadere nell’insignificanza… e furono sacrificati a favore di una strada dallo stile più raffinato, che da allora è diventata un simbolo del centro di Chambéry.

Chambéry’Cimes
è un podcast di Chambéry Montagnes.

Registrazione, montaggio, missaggio e produzione del suono: Kamel Bouziane, Art AbordSavoie.

Melodie di Skal.

In questa seconda puntata, esploriamo Chambéry in compagnia di Chantal George, guida storica dei monumenti, Jacques Viout, vicepresidente della Société des Amis du Vieux Chambéry e Julie Chavaribeyre dell’ufficio turistico.

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